Valter Borghini
Parte terza
Pittura 1
Test colore di fondo
Dopo aver applicato il Primer, ho fatto un primo tentativo alla ricerca di un colore di fondo che simulasse il metallo brunito.
Ho utilizzato, per questo, smalti sintetici Humbrol: un marrone scuro (Matt 160), un metallico bronzo (Satin Bronze) e un metallico nero (Metal cote 0070519) (Foto 59,60). il risultato (Foto 61,62,63), per quanto suggestivo, consisteva in una brunitura troppo chiara e bronzacea, non corrispondente a quanto ricercato. in seguito, pur conservando, più o meno, la mescola di base, questa, sarà notevolmente inscurita.
Il Drago, montato su una basetta, è stato trattato con lo stesso colore (Foto 64,65).
Volto, Acrilici
Volendo ottenere un personaggio dalla carnagione chiara, con barba biondo rossiccia, ho preparato una mescola base piuttosto tenue, con acrilici Citadel (Foto 66). Applicazione della base (Foto 67). Per il fondo della barba, già con variazioni tonali, una combinazione di due acrilici (foto 68). Il fondo applicato sulla barba e le sopracciglia ( Foto 69). Abbozzo delle pupille e della lingua (foto 70). L'intenzione è quella di creare un cavaliere di una certa età (devi darti da fare un bel pò di anni se vuoi conquistarti la tua bella corazza), quindi la barba è stata, parzialmente, ingrigita (Foto 71,72).
Volto, Olio
In Foto 73, si può vedere la tavolozza di colori ad olio utilizzata per il volto. Si tratta di olii solubili in acqua della Winsor & Newton, scelti per ridurre l'uso dei solventi tradizionali, tipo essenza di petrolio, che sono piuttosto irritanti per le vie respiratorie ( soprattutto per uno che ha appena finito di fumare il suo ventesimo campo di tabacco). La resa, a mio avviso, è più che buona, possono quindi rappresentare un valido compromesso fra risultato e sicurezza di utilizzo. In Foto 74 e 75, il volto praticamente terminato e in Foto 76, una vista dal basso.
Volto, alcuni dettagli
In questa vista dall'alto, (Foto 77), si possono vedere le piccole macchie ed efelidi, frequenti in questo tipo di carnagione, ognuna realizzata con più di un tono di colore, come nella realtà. Un ingrandimento degli occhi (Foto 78), per notare come in questa scala sia possibile un buon livello di dettaglio, come per i piccoli vasi sanguigni agli angoli laterali e mediali e soprattutto sull'iride, che non è mai uniforme, presentando sempre minuscole variazioni cromatiche. In Foto 79 un dettaglio sulla bocca.
Un interessante raffronto in Foto 80. si tratta di un forte ingrandimento della bocca di circa 33 volte, utile per sottolineare l'importanza dell'uso di buoni pennelli quando si vogliono realizzare fini dettagli come la sottile screpolatura della mucosa labiale indicata dalla freccia gialla, dello spessore di circa un decimo di millimetro. La freccia verde indica una piccola porzione di gengiva. La freccia rossa sul lato destro della foto, indica la bocca nella sue dimensioni reali, naturalmente con piccole variazioni, se il vostro monitor ha una risoluzione diversa dal mio che è 1152 X 864 pixel.
Sottocorazza
In Foto 81 e 82, stadio intermedio della colorazione della cotta di maglia, si vede la preparazione del fondo con una miscela di smalti sintetici, anche metallici, molto scuri e poi le fasi iniziali della pittura delle luci con inchiostri tipografici mescolati ad olii. Assolutamente da evitare l'uso del Dry Brush per gli anelli della cotta, è meglio spendere un pò più di tempo e realizzarli singolarmente per un maggior controllo e precisione nel colore.Nelle stesse foto, il fondo giallastro, acrilico della parte in cuoio.
Nelle Foto 83,84,85, il risultato finale della cotta di maglia e della parte in cuoio finita ad olio.
Corazza
Finalmente siamo arrivati alla pittura della corazza, che, come si vede in Foto 86 è stata drasticamente inscurita, aumentando la percentuale di nero della miscela iniziale e quasi eliminando la componente bronzacea.
In Foto 87, il nutrito carosello di colori metallici, con varie tonalità di argento e oro, per simulare sia i metalli diversi della corazza, che luci ed ombre; questo si è ottenuto mescolando fra loro vari inchiostri tipografici e aggiungedo colori ad olio.
In Foto 88,89, le prime aree della corazza dipinte.
Essendo i decori in rilievo, potrebbe venire voglia di velocizzare il lavoro utilizzando abbondantemente tecniche di Dry Brush, soprattutto in aree ripetitive come ad esempio le squame di draghi, ma, come già accennato in precedenza per la cotta di maglia, si tratta di una tentazione da evitare fortemente se si vuole ottenere un risultato pulito e controllato invece di un "pastrocchio" imprevedibile.
Si è proceduto, quindi, con una buona scorta di pazienza, alla pittura di tutta la corazza e della bourguignotte.