Piergiorgio Lanzini
NAVI DELLA MARINERIA MEDITERRANEA NEL PERIODO A.C.
Nave EGIZIA del REGNO ANTICO ( V dinastia ) tratta dai grafiti della tomba del Faraone S A H U R A' ad ABUSSIR presso MENPHIS.
Modello in scala 1/80.
Nave EGIZIA del REGNO NUOVO ( XVIII dinastia ) tratta dai grafiti del tempio in DEIR-el-BAHARI della Regina HATSHEPSUT.
Modello in scala 1/85
Nave MERCANTILE FENICIA tratta dai bassorilievi del palazzo di
SARGON II in KORSABAD.
Modello in scala 1/80
Nave BIREME GRECA del tipo PELAGICO.
Nave da guerra dotata di sperone e di vela quadra;ricostruzione fatta sulla base dei reperti rinvenuti nei fondali del mar EGEO.
Modello in scala 1/70
Nave BIREME ROMANA "LIBURNA".
Nave da guerra ROMANA del trenta a.c. dotata di vela quadra e una doppia coppia di remi sovrapposti.
Modello in scala 1/80.
Nave Egizia della V Dinastia
Si ritiene che le prime costruzioni di navi in legno da parte degli EGIZI avvenne nel periodo storico denominato "ANTICO REGNO" (I=VIII dinastia:3200-2400 a.c.).
Tali imbarcazioni erano a profilo LUNATO (spicchio d'arancia) con fondo piatto, bagli molto larghi e di basso pescaggio, pertanto natanti idonei a navigare in acque interne. Si ritiene che per navigazioni marine tali navi fossero zavorrate.
Il materiale utilizzato era formato da tavole ricavate dagli alberi che crescevano in EGITTO:
ACACIA e FICO SICOMORO.
La struttura portante constava di una trave lunga da poppa a prua, alla quale erano collegate robuste travi idonee a reggere il fasciame tramite delle caviglie.
Questa costruzione, essendo troppo debole per viaggiare in mare, veniva imbragata da prora prua con robusti cavi.
Per impedire l'inarcamento della struttura era steso un cavo sostenuto da forcelle e tenuto in tensione da un tenditore.
Il modello rappresentato, in scala 1/80, si riferisce ad una nave EGIZIA dell'ANTICO REGNO (V dinastia, circa 2500 a.c.),disegno rilevato da grafiti e bassorilievi ritrovati nella tomba del
FARAONE SAHURA ad ABUSSIR ( MEMPHIS).
Nave Egizia XVIII Dinastia
L'importazione di lunghe travi ottenute dalle conifere del LIBANO cambiò il sistema di costruzione delle navi rispetto alle dinastie precedenti.
Il CEDRO DEL LIBANO permise la costruzione di scafi più solidi e senza imbragature.
Pur mantenendo un profilo lunato ( a spicchio d'arancia ) e avendo una sagoma molto affilata, le navi erano progettate e costruite con poppa e prua molto più alte rispetto a quelle costruite nelle dinastie precedenti.
Per evitare l'inarcamento della struttura era steso un cavo che andava da prua a poppa sostenuto da forcelle e tenuto in tensione da un tenditore.
L'albero fisso era semplice, e reggeva una vele quadra, non alta ma molto larga, inferriata a due pennoni.
I remi erano fissati a scalmi; i due più grandi,sistemati a poppa, montati su falchette e dotati di manubrio per facilitarne il governo, fungevano da timone.
Il modellino riprodotto in scala 1/85,fa riferimento allo studio dei grafiti ritrovati nel tempio in:
DEIR-el-BAHARI della Regina HATSHEP matrigna del faraone TUTMOSI III.
Nave Fenicia-Nave mercantile del 720 a.c
I FENICI sicuramente furono i primi e i più grandi maestri dell'architettura navale.
Sembra che fossero i primi ad adottare il sistema di costruzione a chiglia e ordinate a fasciame, usando il sottoponte come stiva di carico.
Fondarono fiorentissime colonie, e si spinsero oltre le:
"COLONNE D'ERCOLE"
arrivarono alle isole:
CASSITERIDI
le odierne:
SCILLY (Cornovaglia)
La loro attività principale, alla quale furono costretti dall'esiguità del terreno coltivabile, era il commercio marittimo,che appare fiorante fin dai tempi più antichi tra la città di BIBLO e le città EGIZIANE alla foce del NILO.
Il periodo più intenso delle attività marinare avvenne intorno al 1000 a.c. nella città di TIRO.
Fondarono fiorenti colonie a:
CIPRO, MALTA, in SICILIA,nella SARDEGNA e nell'AFRICA.
La ricostruzione del modellino, in scala 1/80, è stato possibile per il ritrovamento di bassorilievi ASSIRI nel Palazzo di:
SARAGON II in KORSABAD.
Bireme Greca
Per contrastare la supremazia degli FENICI nell'arte marinara, altri popoli che si affacciavano sul mar MEDITERRANEO svilupparono mirabili tecniche marinaresche.
In particolare i GRECI, grazie alla loro capacità tecnica, svilupparono meglio di altri popoli l'arte della COSTRUZIONE NAVAL.E
Costruirono natanti di tipi diversi fatti per il trasporto delle merci oppure idonei alla guerra. Navi che sono descritte anche nei poemi OMERICI.
Gli scafi avevano: CHIGLIA, RUOTA DI PRUA, DRITTO di POPPA, e ORDINATE rivestite con fasciame a COMENTI appaiati, i cui corsi erano fissati con CAVIGLIE di legno.
o -Il modellino rappresentato, in scala 1/70, riproduce una nave da guerra a doppia serie di remi sovrapposti..
Ricostruzione fatta sulla base di reperti rinvenuti nei fondali del mar EGEO.
Bireme Romana " Liburna "
Antica nave da guerra leggera, di forma allungata, munita di uno o due ordini di remi. di rostro, per lo speronamento nel caso di offesa, e di in castello posto al contro del ponte per la difesa della nave stessa.
Il nome deriva dai LIBURNI, popolo dell'ILLIRIA, l'attuale costa DALMATA, che usavano questo scafo manovriero e veloce per le loro scorrerie contro le coste ITALICHE , sia ADRIATICHI che IONICHE.
La LIBURNA, copiata dai ROMANI, è molto diffusa nella seconda metà del primo secolo a.c.
Come supporto marittimo e bellico all'espansionismo dell'IMPERO ROMANO ebbe molto successo.
Fu adoperata con molto successo da OTTAVIANO nella battaglia di AZIO contro la flotta di ANTONIO e CLEOPATRA.
Ricostruzione fatta, in scala 1/80, su studi e ritrovamenti vari.